L'Arpa siringa
il terreno
"Tracce di inquinamento"
L’area di via Guido Rossa fu isolata perché nel corso dei riempimenti c’era il sospetto dell’utilizzo di "scarti" speciali. Le prime prime analisi hanno rilevato sostanze sospette
Una volante della polizia (Businesspress)
Buccinasco, 22 ottobre 2010 -
Ceneri da forno, idrocarburi e materiale di demolizione proveniente da siti soggetti a bonifica: questi alcuni degli elementi individuati nel corso dei campionamenti effettuati, ieri, sul terreno di via Guido Rossa che confermano la presenza di «materiale inquinante». Dalla mattinata di ieri, infatti, i tecnici di Arpa insieme agli agenti della polizia provinciale e ai tecnici del Comune hanno tolto i sigilli dell’area per effettuare i controlli. Attraverso gli appositi macchinari hanno prelevato il terreno che, dopo le prime analisi, sarà poi attentamente esaminato per individuare le tipologie di intervento di bonifica da effettuare. Da quanto riferito dalle persone residenti nel quartiere che hanno assistito alla scena, il terreno, circa 50 mila metri quadri è stato diviso in aree e su ognuna di essa sono stati effettuati delle piccole «trivellazioni». In tutto, circa un centinaio di prelievi; negli ultimi l’individuazione delle tracce sospette. Lo stesso provvedimento, nei prossimi giorni, dovrà essere effettuato negli altri due terreni sotto sequestro: l’area di via Meucci e l’ex piattaforma ecologica comunale oggi di proprietà di un privato. Infatti, era lo scorso 27 settembre quando è stato effettuato il primo sequestro ambientale preventivo. L’area recintata e sigillata era quella di via Guido Rossa adiacente al nuovo quartiere Buccinasco più e alla scuola realizzata all’estremità della via. Qui, secondo il procuratore Paola Pirotta, nel corso dei riempimenti, sarebbero stati utilizzati rifiuti speciali costituiti da residui di demolizione mescolati a terre di scava da considerarsi di ignota provenienza. Sono passati solo pochi giorni e, lunedì 4 ottobre, lo stesso procedimento è stato effettuato all’area di via Meucci. A spingere gli agenti della Polizia Provinciale a tornare a Buccinasco sarebbe stata l’assenza di alcune autorizzazioni necessarie per il regolare avvio dei lavori che vedono interventi di riempimento e movimento terra. In particolare, a sollevare la curiosità degli investigatori è stato l’alternarsi delle aziende incaricate di svolgere gli interventi.
Un cambio a cui non ha corrisposto la corretta consegna dei documenti e in particolare del piano scavi, l’importante documento che oggi la normativa in materia di ambiente richiede. Ultimo intervento degli agenti provinciali è stato quello relativo all’area industriale, dove aveva sede, prima di essere ceduta ad un privato tramite il procedimento di asta pubblica, la discarica comunale. A scatenare il provvedimento, in questo caso, sarebbe stata la movimentazione non autorizzata di rifiuti. Un intervento già sollecitato da Arpa, come quello di Guido Rossa ma, a differenza del primo, non effettuato dal Comune. Forse anche per questo, nel corso dell’operazione, gli agenti provinciali hanno sequestrato le delibere relative all’operazione e alcuni file da i computer al quinto e al terzo piano del municipio.
di FRANCESCA SANTOLINI
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